IL NUOVO DJI FPV

Il nuovo drone targato DJI sta per arrivare in bundle con radio è goggles!

Sarà il primo vero drone FPV di DJI ma quello che tutti ci chiediamo è questo: sarà all’altezza dei droni FPV assemblati?

DJI FPV BUNDLE

Ormai da anni DJI rappresenta la quasi totalità del mercato se si parla di droni consumer stabilizzati, per lo più utilizzati per riprese.

Sarà però all’altezza delle aspettative degli esigenti piloti FPV?

Dalle indiscrezioni sembra che il drone incluso nel bundle monti una cam non stabilizzata meccanicamente ma gestibile attraverso il radiocomando.

La qualità video del drone: 4K 60fps. Niente da dire a riguardo, è la qualità massima necessaria sui droni FPV, dal momento che i video in 5.7K non sono ancora supportati a pieno dalle reti e dai servizi di condivisione video. Forse i frame al secondo sarebbero potuti essere 120 ma 60 sono più che sufficienti per video fluidi.

Il tutto funzionerebbe a 5.8 GHz e sui 915 MHz, banda da noi vietata per questi usi. Quindi nel nostro caso il sistema DJI drone FPV funzionerebbe sulla 5.8 GHz in digitale come già accade con i DJI FPV Goggles.

I DJI goggles versione 2: probabilmente i goggles saranno ripensati con dimensioni leggermente più contenute e saranno implementate alcune funzioni per colmare le carenze del modello precedente. Possibile che DJI abbia integrato anche un modulo in grado di ricevere il segnale analogico? Opzione da escludere! Ormai DJI ha dichiarato la sua posizione completamente orientata al digitale su tutta la sua linea di prodotti e non avrebbero alcun interesse nello sviluppare goggles compatibili con droni di altre case.

Emerge qui anche un problema normativo legato alle recenti regolamentazioni introdotte (aggiornamenti in calce) a livello europeo per quanto concerne i droni FPV, staremo a vedere come DJI affronterà la questione al momento della commercializzazione del prodotto.

Come era già emerso dai leaks di cui avevamo parlato in un altro articolo, la radio sembra essere del tutto simile ad una TBS tango.

FPV ALLA PORTATA DI TUTTI

DJI ha sempre commercializzato prodotti semplici e molto intuitivi, è quindi scontato pensare che anche questo modello sarà il più possibile semplice nel suo utilizzo.
Per agevolare la transizione dei propri clienti dai droni stabilizzati ai droni FPV sicuramente DJI offrirà la possibilità di attivare diverse modalità di volo ed i più avanzati sistemi di sicurezza. Sarà quasi sicuramente un drone pieno di sensori per evitare danni causati dalla guida di piloti inesperti quindi, modulo gps è sensori evitamento ostacoli.

DJI non ha ancora comunicato informazioni ufficiali, questo articolo è stato redatto grazie alle poche informazioni disponibili in rete è alle immagini trapelate da alcuni store ai quali il DJI combo era stato affidato per acuni test.

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L’ERA DEL DIGITALE LA MORTE DELL’FPV

Probabilmente ci stiamo trovando di fronte ad una svolta epocale nel mondo dei droni FPV. Il modello di DJI sicuramente permetterà l’accesso a questi droni anche ai meno esperti di FPV.

Se un prodotto potenzialmente pericoloso diventa alla portata di tutti, quanto si alza il rischio che sia utilizzato impropriamente?

Per quanto ho visto fino ad ora, essendo l'fpv non regolamentato i piloti si sono QUASI sempre ben guardati dal volare in situazioni rischiose per se e per gli altri. L’FPV era governato da un regolamento non scritto basato sul buon senso degli utilizzatori. La fatica necessaria per avvicinarsi a questo hobby ha insegnato un po’ a tutti che era giusto preservare una buona fama per il settore. Limitando in questo modo possibili critiche e accanimenti contro l'FPV.

Infatti basta una rapida ricerca su multe e incidenti legati ai droni la maggior parte sono associate a piloti occasionali di droni consumer ossia quelli più facilmente reperibili.

Mi chiedo quindi se lo “sdoganamento” dell’FPV a chiunque possa rendere ancora più comuni incidenti è pratiche pericolose, mettendo così a rischio la passione di tutti gli utenti.

Il digitale ormai da diverso tempo bussa insistentemente alle porte dei piloti FPV è fa sentire il fiato sul collo a grandi brand come Fatshark. Forse siamo veramente arrivati al momento tanto temuto in cui l’analogico verrà completamente soppiantato? ancora presto per dirlo.

Quello che è sicuro è che il digitale ad ora ha molte limitazioni rispetto all’analogico ed i problemi risaputi (come i lag) non sono mai andati giù ai piloti più esigenti.

Questo non toglie che il digitale incarna l’innovazione ed ha caratteristiche molto interessanti che su molti fronti permettono al nuovo sistema di vincere il confronto con il “vecchio”.

Droni FPV e Regolamento Europeo

Il regolamento europeo droni, in particolare il 2019/947, valido anche in Italia a partire dal 31 dicembre 2020, prevede per il pilota delle Open Category la possibilità di pilotare un drone in FPV solo se assistito da uno spotter ossia un osservatore che segua a vista (VLOS) il drone e avverta di eventuali pericoli.

Fatto salvo il rispetto degli spazi di volo ENAC ed eventuali divieti locali, attività in FPV potrà essere svolta con osservatore:

• In classe A3, anche con drone auto costruito, la quale prevede l'obbligo dell'attestato di pilotaggio (l'attuale cosiddetto patentino online A1/A3) e la conduzione ad almeno 150m di distanza da zone abitate/residenziali con zona di volo sgombra da persone non informate.
• In classe C0 a patto che il drone, che può essere anche auto costruito, pesi meno di 250g e che non superi la velocità di 19 m/s. Per questa classe non è previsto l'obbligo del patentino online.
• Presso associazioni aeromodellistiche riconosciute ENAC seguendo le regole dell'associazione.
• In regime operazioni specifiche con pilota che deve aver ottenuto il relativo attestato di pilotaggio (CRO) e con l'analisi del rischio SORA per ottenere l'autorizzazione da ENAC.